Dopo la Russia il Mobile italiano va verso la Cina

Si è chiuso a Milano il Salone del Mobile con numeri da record. E’ stata una rassegna che ha creato nuovi contatti soprattutto con la Cina. L’Italia è il primo Paese da cui i cinesi importano mobili, tanto che le vendite nel 2015 sono aumentate del 19%, arrivando a 270 milioni di euro, con una prospettiva di ulteriore crescita. A novembre 2016, dopo l’esperienza a Mosca, si terrà allo Shanghai Exhibition Center la prima edizione organizzata dalla Federlegno-Arredo. Il meglio del made in Italy sarà poi acquistabile dai 100 milioni di cinesi attraverso Internet online, acquistato, con un colpo di clic, dal gruppo casa e moda “JD.com” dell’imprenditore Lijun Xin che intende fare concorrenza al super gruppo dell’ecommerce Alibaba di Jack Ma. Per le ditte dell’italian style è estremamente importante farsi conoscere in un mercato dove la qualità è di gran lunga più importante del prezzo.

Il canale di vendite online deve però fare i conti con le copie dei prodotti contraffatti. Per difendersi e garantire i clienti il secondo gruppo cinese online ha deciso di fissare una specie di “gold standard” che garantisce l’autenticità dei prodotti. Oltre che sull’ecommerce occorre collegare turismo e design con un salto di qualità sulla base della possibilità, dicono gli esperti economici della Bocconi, e passare “dalla casa come collezione di oggetti all’abitazione come organismo di tecnologie e di bellezza”.

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